Ieri mattina (martedì 6 maggio), camminando per le strade adiacenti ai "Vecchi Macelli" a Pisa, per andare al lavoro (Via Trieste) ho trovato tutti i marciapiedi con nastri di protezione e la segnalazione che la zona sarebbe (o è) stata trattata con diserbanti chimici e dei bei cartelli segnalanti la pericolosità della situazione. Mi chiedo: ma non era meglio usare i soliti frullini tagliaerba prima di spargere veleni per la strada? Ci sono famiglie nella zona, con bambini piccoli, non avete pensato alla pericolosità di questo gesto? O pensate forse che un bambino al quale magari cade un gioco non lo voglia raccogliere e poi portarsi distrattamente le mani alla bocca? Ci sono persone che possiedono animali nella zona e sono pertanto a rischio di avvelenamento, o pensate che fino alle prossime piogge non dovranno più portarli a passeggio e tenerli chiusi in casa? C'è una sede universitaria, con gli studenti che in pausa pranzo si siedono nella zona antistante al Polo Guidotti a mangiare un panino o a bere un caffè....

L'amministrazione comunale sta diventando sempre meno ecologica e sempre più arrogante verso i cittadini. Si legge sui giornali che si impedisce alle "gattare" di cibare i randagi, che ci sono colonie feline lasciate morire di fame per la non volontà di intercedere presso i proprietari di stabili. Forse questo è un primo passo per epurare la città dai randagi e risolvere radicalmente il problema? Complimenti!

Donatella Campagni