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Laurea: ecco le superstizioni universitarie diffuse in Toscana

Da Pisa a Firenze, passando per Siena e Livorno ecco le cose da fare e soprattutto da non fare per gli studenti prossimi alla laurea

Non è vero, ma ci credo, recita un vecchio adagio. E quando il momento fatidico della laurea si avvicina, anche il più scettico degli studenti sembra trasformarsi nel re degli scaramantici.

In questo, anche le università toscane non fanno eccezione: ciascuno con le proprie, personalissime credenze, ognuno dei principali atenei della Toscana presenta delle peculiari superstizioni. Leggende metropolitane o realtà? Ecco quello che, secondo la tradizione, non dovresti mai fare se desideri laurearti in Toscana. 

Pisa, la Torre e la lucertola

La superstizione riguarda la vetta della Torre più famosa del mondo: se stai per concludere il tuo ciclo di esami, faresti bene ad ammirarla dal basso. Si racconta, infatti, che salendo sulla Torre potresti finire tanti anni fuori corso quanti sono i giri da compiere per raggiungerne la cima. 

Per chi ha compiuto il gesto scellerato il rimedio da mettere in pratica per salvarsi dalla maledizione è il celebre 'rito della lucertola', che consiste nell'accarezzare il basso rilievo bronzeo della lucertola che si trova sulla porta centrale della Cattedrale. Generazioni e generazioni di studenti ne hanno levigato la superficie, fino a farle perdere la sua originaria lucentezza. Da qui la decisione di recintarla per preservarla: quindi insomma un universitario che sale sulla Torre sembra destinato a non laurearsi mai!

Oltre alla Torre, agli studenti di Pisa è vietato anche passare sotto l'arco che collega piazza dei Cavalieri e Via Dalmazia/Via Martiri. Anche in questo caso, però, potete compiere un gesto riparatorio. Sempre in piazza dei Cavalieri, davanti al Palazzo della Carovana, si trova la fontanella del 'gobbino': basta una strusciatina veloce sulla gobba e il vostro percorso di studi diventerà una passeggiata.

Firenze, vietato salire sul Duomo e sul Campanile di Giotto

Se sei uno studente dell'ateneo fiorentino prossimo alla laurea, la raccomandazione è una sola: per te il magnifico Duomo e il campanile di Giotto sono zone off limits. Sembra che il divieto di raggiungere la vetta del campanile sia collegato alla sua stessa genesi: Giotto, infatti, non riuscì a terminare la costruzione, passando a miglior vita prima di concludere l'opera. 

Ai laureandi, dunque, si raccomanda di non salire sulla cima del campanile prima di aver discusso la tesi. Per evitare, sempre secondo la leggenda, di non discuterla affatto. 

La vetta della cupola del Duomo, in particolare, sarebbe interdetta agli studenti di architettura: che sia un modo per omaggiare l'anima del Brunelleschi?

Livorno e il Santuario di Montenero

Nel compiere riti scaramantici, gli studenti di Livorno risultano certamente i più atletici: tappa obbligatoria sia per i 100 giorni dall'esame di maturità sia per l'avvicinarsi della laurea universitaria è il Santuario di Montenero. 

Collocato su una collina che domina il mare e il porto di Livorno, qui gli studenti si cimentano nei rituali più disparati: salire i gradini in ginocchio, accendere candele, eseguire improbabili e contorte coreografie per allontanare la sfiga e ottenere così un buon risultato negli studi.

Siena e piazza del Campo

Anche in questo caso, uno dei luoghi simbolo della città del Palio potrebbe trasformarsi in un posto pieno di insidie per gli studenti universitari. Basta una semplice distrazione, infatti, e il sogno della laurea rischia di andare in pezzi. 

Leggenda vuole che uno degli archetti che si trovano in piazza del Campo sia 'maledetto': nessuno studente, dunque, dovrebbe attraversarlo per nessun motivo. In caso contrario, il giorno della tanto agognata laurea potrebbe non arrivare mai. Ma qual è l'arco porta sfortuna? Non è dato saperlo: per tale motivo, la tradizione vuole che si evitino tutti.

FONTE FIRENZETODAY


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