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5 giardini della Toscana da visitare

Dall'Orto botanico dell'Università di Pisa fino al Giardino dei Semplici di Firenze: in Toscana sono moltissime le aree verdi di interesse storico, scientifico e artistico da visitare. Vediamone insieme cinque

Aree verdi destinate allo studio della botanica, ma anche luoghi dove ritrovare e ristabilire la pace dei sensi e la calma immersi nella natura, coccolati dal fruscio del vento tra le fronde e dal cinguettio degli uccellini. I giardini in Toscana, dagli orti botanici comunali e universitari fino a vere e proprie aree monumentali, sono moltissimi. Scopriamone insieme qualcuno.

1. Orto e Museo botanico di Pisa

L'Orto botanico dell'Università di Pisa è stato fondato nel 1543 grazie all'intuizione del medico e botanico imolese Luca Ghini e ai fondi concessi per la realizzazione dell'opera da parte del granduca Cosimo I. Con il 19° secolo l'Orto botanico subì sostanziali cambiamenti, anche in relazione alle mutate esigenze della botanica che - ormai evoluta come scienza autonoma - si specializzò in svariate branche compresa quella sistematico-evolutiva. In base alle teorie proposte da Darwin, Linneo, Tournefort e altri studiosi, le piante vennero classificate e presentate secondo criteri nuovi prettamente scientifici che evidenziavano le affinità biologiche piuttosto che le proprietà medicinali. Questa riorganizzazione fu attuata in varie fasi dai curatori dell'Orto Gaetano Savi e Teodoro Caruel a partire dalla prima metà dell’800.

2. Orto botanico delle Apuane

L'Orto Botanico Pellegrini-Ansaldi (fino al 4 marzo 2016 chiamato Orto Botanico Pietro Pellegrini) è un orto botanico montano, proprietà del Comune di Massa e si trova nel territorio del Parco naturale regionale delle Alpi Apuane in località Pian della Fioba presso Massa. Inaugurato il 22 luglio 1966, l'Orto botanico è dedicato al medico e botanico massese Pietro Pellegrini (1867 - 1957) e dal 4 marzo 2016 cointestato a Maria Ansaldi (1959-2013) botanica e curatrice del giardino alpino fino alla sua prematura morte. Grazie a Maria Ansaldi l'orto è stato completamente ristrutturato con un intervento del Parco Regionale delle Alpi Apuane inserito nel sistema di finanziamento DOCUP 2000-2006. L'area di circa tre ettari ospita da molte specie endemiche tipiche delle zone calcaree e da diversi esemplari di flora tipica delle vette silicee. Sono presenti piante ed arbusti tipici della flora della Alpi Apuane molto rari che qui vengono salvaguardati e riprodotti.

3. Orto botanico dell'Università di Siena

L'Orto, di un'estensione di circa due ettari e mezzo, si trova in prossimità di Porta Tufi e vi si accede attraverso un ingresso sulla strada, aperto nel 1866, abbellito da due vasche con piante acquatiche. Di un 'Orto dei Semplici', annesso all'Ospedale di Santa Maria della Scala, utilizzato per la coltivazione di piante medicinali, si hanno notizie fin dall'inizio del 17° secolo. Nel 1784 fu trasformato, per ordine del granduca Pietro Leopoldo di Toscana, in Orto Botanico Universitario ed un secolo dopo nel 1856 fu trasferito per necessità d'ampliamento in un terreno dato in affitto nei pressi dell'Accademia dei Fisiocritici. Le dimensioni e l'impianto attuali si devono agli interventi dei vari direttori succedutesi nel tempo. Nel 1875 venne costruita la serra calda (antica serra) in ferro e veri colorati per la coltivazione di piante esotiche. Nel 1964 fu raddoppiata l'estensione e furono costruiti nuovi edifici, per gli istituti universitari che inglobarono una piccola serra fredda Ottocentesca.

4. Giardino dei Semplici

Il Giardino dei Semplici di Firenze è una sezione del museo di Storia Naturale dell'Università degli Studi di Firenze. Fin dal medioevo i 'semplici' (varietà vegetali con virtù medicamentose) si coltivavano in vari orti cittadini. Inizialmente aveva il nome di 'Horto dei semplici'. Nel 16° secolo intensificandosi l'interesse per lo studio del mondo naturale, il duca Cosimo I de' Medici volle un orto accademico per integrare le lezioni degli studenti della facoltà di medicina. La data ufficiale di fondazione può essere fissata il 1º dicembre 1545, data del contratto di affitto stipulato con delle suore domenicane che cedettero un loro pezzo di terreno situato in località Cafaggio, vicino alle stalle medicee di Michelozzo (oggi nell'Istituto Geografico Militare). L'orto fiorentino può essere considerato il terzo più antico al mondo dopo l'Orto botanico di Pisa e l'Orto botanico di Padova.

5. Giardino dell'Iris

Il Giardino dell'Iris al piazzale Michelangelo a Firenze nasce nel 1954 con lo scopo di dare ospitalità ad un Concorso Internazionale annuale per le migliori varietà di Iris, il 'Premio Firenze', su iniziativa di Flaminia Specht e Nita Stross Radicati, membri della Società Italiana Amici dei Fiori ed appassionate ibridatrici. La superficie del Giardino, di circa due ettari e mezzo tenuta a oliveto, è suddivisa da vialetti selciati in pietra serena, piazzole, scalette e scalinate perimetrali in zone che ospitano la mostra permanente di Iris barbate alte e da bordura inviate per le varie edizioni del Concorso Internazionale Iris barbate intermedie e nane, giapponesi, sibirica, louisiana specie spontanee piante ornamentali di vario tipo.


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