Politica

Cinque anni di Consiglio Comunale: il bilancio del consigliere Mannini (M5S)

Nato a Pisa il 5 agosto 1944, Gianfranco Mannini cresce in un orfanotrofio dove frequenta le scuole elementari e medie e dove prende l’attestato di 'perito' radiotecnico. Nel 1968 vince il concorso per essere assunto all’Enel, come progettista di linee MT (media tensione, e cabine di trasformazione). Nel frattempo, con la propria compagna, si prende cura di 4 figli. Negli anni '70 diventa segretario del Partito Radicale Pisano.

Nel 1980 diventa responsabile del Codacons pisano (Associazione dei Consumatori) ma non condividendo la scelta dell’associazione di utilizzare finanziamenti pubblici la abbandona e, insieme ad una piccola pattuglia di (ex) radicali, contribuisce alla nascita dell’ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) di cui oggi è delegato delle provincie di Pisa e Livorno.

Nel 1992 perde la compagna. Nella legislatura '90-'94 svolge metà mandato al Consiglio Comunale, eletto nella lista 'Verdi per Pisa'. Agli inizi degli anni 2000 fonda il 'Coordinamento Etico Nazionale dei Caregiver' di cui è anche il presidente nazionale. Nel 2003, primo in Italia, vince una causa per mobbing contro l’Enel e, insieme ad un congruo indennizzo, si guadagna la pensione anticipata. Nel 2004 abbandona il Partito Radicale.

Pochi anni dopo è tra coloro che a Pisa organizzano il primo V-Day. Inizia così la sua esperienza all'interno del Movimento 5 Stelle. Nel 2008 partecipa alle elezioni per il Comune di Pisa come lista civica e chiede la certificazione del blog di Beppe Grillo, ma prende il 2% delle preferenze e non entra in Consiglio Comunale. Nel 2013 si presenta alle elezioni comunali come candidato consigliere per il M5S, risultando il primo degli eletti del Movimento. Nel 2016 è convocato dalla Commissione affari sociali del Senato per la elaborazione della legge sul 'Dopo di Noi'.


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