Politica

Peccioli, 'Un Comune per Tutti': "La Valdera che non c'è più, e quella che non c'è ancora"

Peccioli, Lajatico, Terricciola e Chianni, verso l'uscita dall'Unione Valdera

Soffia un vento gelido sulla Valdera e si sa, il vento porta con sé le voci, anche da molto lontano. Le voci che si rincorrono con insistenza, in queste fredde ore di metà gennaio 2016, sono quelle provenienti da Pontedera. Raccontano di un vero e proprio terremoto politico per l’Unione dei 12 comuni, che si sarebbe ormai consumato, con buona pace del PD toscano (e non solo) che ormai da tempo ha intrapreso una vera e propria crociata contro i piccoli comuni, al solo scopo di non perderne il controllo. Le voci raccontano di un terremoto il cui epicentro sarebbe localizzato proprio in Alta Valdera.

Certo, le scosse premonitrici, in quest’ultimo anno e mezzo, non sono mancate. Abbiamo assistito all’uscita di S.Maria a Monte e ci siamo sorbiti uno stillicidio di dichiarazioni al vetriolo tra il Presidente – Millozzi – e il Sindaco dissidente – Macelloni. Ci siamo domandati (retoricamente) se tutto questo sfoggio di sano e virilecelodurismo in salsa rosa fosse davvero teso a ottenere dei vantaggi per il nostro comune, in seno all’Unione. Ma la risposta, limpida, l’hanno avuta per primi i genitori con figli all’asilo nido (residenti inclusi): becchi e bastonati da chi per primo ne avrebbe dovuto difendere i diritti.

Ci siamo chiesti poi se tanta teatralità nel rimarcare prese di posizione in netta controtendenza, come il rifiuto delle deleghe, non fosse il preludio al colpo da maestro, al tavolo da gioco dell’Unione, da parte di chi il Sindaco lo sa fare. Ma l’ingrato croupier ha negato al nostro Primo Cittadino il ruolo di prestigio che si conviene a chi ha fatto la storia di queste valli. A nulla è valso il merito di aver fondato un’industria le cui odierne prospettive sono più floride di quelle della Piaggio.

Così fischia il vento, e la bufera ci porta l’eco ovattata delle urla di una lotta ben più sottotraccia ma non meno cruenta: la lotta tra due impianti di smaltimento rifiuti che grazie agli Speciali minacciano di entrare in competizione. Gello contro Legoli, ovvero il lato oscuro del conflitto tra Pontedera e Peccioli.

Non si riducono certo a questo solo conflitto le ragioni per cui, se il vento gelido di queste notti non mente, ormai da alcuni giorni

L’UNIONE VALDERA NON ESISTE PIÙ. La cosa più avvilente è però che decisioni come questa siano prese nella più totale mancanza di trasparenza verso l’opinione pubblica. Si progettano strutture come l’Unione, si fanno investimenti (non da poco), si disegnano entità territoriali, si tracciano confini (spesso artificiali), per poi liquidarle come esperimenti infruttuosi, con la stessa facilità con cui sono state propugnate, senza portare alcuna evidenza quantitativa sui costi e sui benefici, senza coinvolgere realmente i cittadini. Abbiamo assistito a un anno di criptici battibecchi tra due galli in un solo pollaio senza che ci venissero spiegate concretamente le ragioni del contendere. Abbiamo evitato da due anni appena l’infelice e maldestro tentativo di spingere alla fusione tre dei sei comuni dell’Alta Valdera (sorteggiati dal fato? dagli interessi contingenti degli amministratori del momento?) e già si delinea all’orizzonte una nuova proposta di fusione, guarda caso esattamente complementare a quella dell’inverno 2013: Peccioli con Chianni, Lajatico e Terricciola anziché Capannoli e Palaia. Una Valdera si è appena chiusa e un’altra si prospetta davanti a noi, già progettata prima ancora d’essere annunciata.

Sia chiaro che noi non ci prestiamo a questi giochetti, che molti interessi servono ma certo non quello dei cittadini.

Lista civica Un Comune per Tutti


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