Politica

Chiusura inceneritore Ospedaletto, M5S: "Ha chiuso per la salute dei cittadini?"

La chiusura dell’inceneritore ormai obsoleto di Cisanello in campagna elettorale ci viene pubblicizzata per motivi legati alla salute dei cittadini, vengono citati i risultati di una indagine epidemiologica ambientale,in quella ricerca, così viene dichiarato, si evidenziano criticità da approfondire e alcune gravi patologie, come se in tutti questi anni non vi fossero state fatte altrettante indagini sul territorio e la salute di chi vi abita.

 Dopo quasi quarant’anni di servizio dell’Inceneritore il reale interrogativo – sostengono i pentastellati -  da parte degli amministratori si sostanzia in una mera valutazione economica , un calcolo sui costi necessari per il suo recupero tecnico e strutturale oppure rigenerarlo ma “richiederebbe investimenti economici importanti e una prospettiva di esercizio di lunghi anni, una spesa maggiore di quella prevista per conferire i rifiuti indifferenziati ad altri impianti, anche al netto dell’ammortamento residuo”.

Nel riportare le notizie di questi giorni non sfugge un passaggio: “l’assessore Andrea Serfogli, candidato del centrosinistra alle amministrative, durante il suo recente incontro con i cittadini della zona («priorità della mia amministrazione - ha detto - saranno le tematiche legate alla salute, collegata alla chiusura dell’inceneritore)».

Non si comprende a quali “tematiche legate alla salute” si faccia riferimento considerato il fatto che, con l’inceneritore fuori uso, i rifiuti vengono trattati in impianti di biostabilizzazione (prima di essere portati in discarica) che si trovano a Massarosa, Massa, Peccioli e Rosignano e in parte all’inceneritore di Livorno. Sembrerebbe quasi una sperimentazione, tra possibilità pratiche e costi relativi, di cosa potrebbe succedere riguardo ai rifiuti del territorio in caso di chiusura del termovalorizzatore di Ospedaletto. In questo caso non è stata presa minimamente in considerazione l’impatto ambientale, l’inquinamento, e della salute provocato dalla movimentazione dei camion tra Pisa e le destinazioni suddette, girando in mezza Toscana, con tutti i rischi e pericoli. 

Se spiega il Sindaco di Pisa” «Grazie allo sforzo dell’Amministrazione e all’impegno dei cittadini, a Pisa abbiamo superato il 60% di raccolta differenziata, e nel 2017 abbiamo inviato allo smaltimento in discarica meno del 5% dei rifiuti raccolti e trattati», rimane da conferire e quindi movimentare il restante 35%, se questo significa – sempre tratto da intervista – un intervento tale per alleggerire un territorio gravato da una zona industriale, super strada...ecc..i nostri amministratori uscenti hanno uno strano concetto di salvaguardia della salute e benessere dei cittadini

In estrema sintesi ci dicono i vertici del PD che viene chiuso un inceneritore per la salute dei cittadini, in realtà costava troppo recuperarlo!