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'Wow': spettacolo alla Città del Teatro di Cascina

Regia Beatrice Baruffini con Giulia Canali e Alessandro Maione collaborazione alla drammaturgia Riccardo Reina realizzazione scene Andrea Bovaia musiche originali e ambienti sonori Dario Andreoli ideazione luci Emiliano Curà costumi Patrizia Caggiati voce fuori campo Claudio Guain produzione Teatro delle Briciole.

In Grammatica della fantasia Gianni Rodari propone una serie di esercizi per allenare l’immaginazione dei più piccoli. La prima parte del trattato, probabilmente la più importante e articolata raccolta di suggerimenti per giocare con le parole e dare al gioco il giusto peso nel quotidiano, è quella che più si riferisce alla materia letterale su cui è possibile agire “di fantasia”: la grammatica e la scrittura.

Sono proprio le parole che fanno da terreno, ispirazione, materia, e meglio ancora, sono le parole il materiale su cui Rodari agisce, leggendole, tagliandole, moltiplicandole, scardinandole, prendendole in giro, come solo un maestro, che ben conosce le regole e ha capito come infrangerle, può permettersi di fare.

Questa storia è un gioco di parola. Una danza a tre lettere che non devono essere lette. Una scomposizione grafica per emozioni. Un componimento di segni dello stupore. È uno scherzo che abbiamo fatto alla lingua scritta. È un invito alla pratica costante dell’arte dell’immaginazione ispirata al reale grammaticale.

Wow nasce scavalcando i confini e le regole, supera le convenzioni, scardina quello che tutti credevamo di sapere ed è dedicata ai più piccoli, che ancora possono prendersi il lusso di prendere la scrittura poco sul serio.

Tecnica: teatro d'attore e di figura; età: da 3 anni; durata ‘50.


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