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'Quin' alla Città del Teatro

Cosa rappresenta la bellezza per una donna? Un'opportunità, una risorsa, un peso da sopportare e curare, una gabbia? Per Quin la bellezza è innanzitutto emancipazione: un modo per andarsene dal quel paese dove tutto è vicino, e sognare una vita in cui quella coroncina da Miss che le hanno appena messo sulla testa rimanga il più a lungo possibile.

Per la Marciainfa, la matta del paese, la bellezza è un velo che copre gli occhi di chi guarda e chi è guardato.
Un volta caduto, non ci si riconosce più, e ci si sente spaesati. Lo sa bene lei, che bella è stata, e cerca anche di dirlo a Quin, ma una reginetta di bellezza non può capire cosa dice la vecchiaia.

Per la mamma di Quin, la bellezza è fonte di preoccupazione: “Durerà?” si chiede, facendo arrabbiare e scappare la ragazza. Per l'agente di Quin la bellezza è un lavoro, ed un lavoro lo è anche per il protettore di Quin: solo i soldi cambiano, per il resto “sei come tutte le altre, due gambe, due braccia, tre buchi, questo siete, nient'altro”.

Per la compagna di cella di Quin la bellezza è riscatto, voglia di esistere, essere visibili, anche in carcere: “volete rendermi invisibile? Bene, invisibile non sono, e se possibile vorrei anche essere bella.” Quin è la storia delle tante bellezze che sperimenta una donna, e del modo di sopravvivere a tutte.

Testo e regia Laura Fatini con Valentina Bischi; progetto realizzato con il patrocinio della Commissione Regionale Pari Opportunità della Toscana; produzione Compagnia Nuovo Teatro Arrischianti; ph. Mauro Sini. Durata h. 1.

I biglietti sono acquistabili presso gli uffici della Città del Teatro nei seguenti orari:
Lunedì: 10.30 – 15.30
Martedì: 10.30 – 15.30
Mercoledì: 10.30 – 15.30 / 17.00 – 19.00
Giovedì: 10.30 – 15.30/ 17.00 – 19.00
Sabato: 10.00 – 13.00

La biglietteria sarà aperta un’ora prima dello spettacolo; biglietteria@lacittadelteatro.it. tel: 345.8212494.


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