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Teatro Verdi, riparte la stagione: ecco gli spettacoli di Prosa, Lirica e Danza

Tutti gli appuntamenti da non perdere, spettacoli per tutti i gusti

Beatitudo

Chiusa la campagna abbonamenti con i Circoli e le Associazioni, martedì 4 settembre inizia al Teatro Verdi la campagna per il rinnovo dei vecchi abbonamenti alla Stagione di Prosa, alla Stagione Lirica e alla Stagione di Danza: al Botteghino del teatro (sportello e telefonica) fino  a venerdì 14 settembre.

Ricordiamo che il Botteghino è ancora in orario estivo, con apertura dal martedì al venerdì dalle ore  11 alle ore 13, il martedì e il giovedì anche dalle ore 16 alle ore 18; il servizio di biglietteria telefonica, allo 050  941188, è attivo dal martedì al venerdì dalle ore 14 alle ore 16.

Il Teatro Verdi di Pisa apre il 4 settembre la campagna per il rinnovo dei vecchi abbonamenti alla Stagione di Prosa, alla Stagione Lirica e alla Stagione di Danza, tracciando il ricco programma delle tre stagioni. Sarà possibile farlo fino a venerdì 14 settembre al Botteghino del teatro (via sportello e per via telefonica).

Programma di Prosa

La prima ad iniziare sarà la Stagione di Prosa, realizzata insieme con Fondazione Toscana Spettacolo onlus, che si inaugurerà il 6 ottobre (replica domenica 7) con il nuovo, emozionante spettacolo della Compagnia della Fortezza 'Beatitudo', firmato da Armando Punzo; ancora una volta, dunque, sarà il Teatro Verdi a dare l’avvio alla tournée nazionale e internazionale fuori dal carcere, quest’anno in concomitanza con una importante ricorrenza, quella del trentennale della compagnia.

Il cartellone alterna poi nomi notissimi al grande pubblico come Emilio Solfrizzi e Paola Minaccioni, protagonisti di 'A testa in giù' di Zeller per la regia di Gioele Dix (24 e 25 novembre), o come Massimo Dapporto che, ne 'Il borghese piccolo piccolo' (15 e 16 dicembre), fa rivivere sulle tavole del palcoscenico le umili aspirazioni di quel 'borghese piccolo piccolo' che fu una delle grande interpretazioni cinematografiche di Alberto Sordi, protagonista del film che Mario Monicelli trasse dall’omonimo romanzo di Cerami; oppure ancora come Alessandro Preziosi, intenso protagonista di quel 'Van Gogh. L’odore assordante del bianco' di Stefano Massini (26 e 27 gennaio) che, ambientato nel manicomio dove il celebre pittore fu rinchiuso, ci regala un thriller psicologico attorno al tema della creatività artistica per lasciarci con il fiato sospeso.

Poi Angela Finocchiaro che, con 'Ho perso il filo' (9 e 10 febbraio), regia di Cristina Pezzoli, si mette alla prova con linguaggi espressivi mai affrontati prima per raccontarci, con la sua stralunata comicità e ironia, un’avventura straordinaria, emozionante e divertente al tempo stesso. Non mancherà, in cartellone, un’attenzione alla trasversalità dei generi e insieme alla forte impronta sociale: così, ecco 'Va pensiero' del Teatro delle Albe (2 e 3 febbraio), creazione corale che, partendo da un fatto di cronaca (un vigile urbano di una piccola città dell’Emilia Romagna che si fa licenziare pur di mantenere la propria integrità di fronte agli intrecci di mafia, politica e imprenditoria collusa), racconta il pantano delI’Italia di oggi in relazione alla speranza risorgimentale inscritta nella musica di Giuseppe Verdi, e che, in ogni teatro, si avvale di volta in volta di compagini corali cittadine per l’esecuzione delle parti musicali; ed ecco anche la multietnica Orchestra di Piazza Vittorio con un particolarissimo 'Don Giovanni' che ha come strepitosa protagonista Petra Magoni (16 e 17 marzo). Chiude la stagione uno degli intramontabili classici del ‘900, il pirandelliano 'Il piacere dell’onestà' (23 e 24 marzo) nella produzione Teatro Metastasio/Fondazione Teatro Due per la regia di Alessandro Averone.

Programma di Lirica

Forte di un successo davvero grandissimo e unanime al recente Festival dei Due Mondi di Spoleto, apre la Stagione Lirica il 20 ottobre (seconda recita domenica 21) la mirabile 'Beggar’s Opera' di John Gay, nella coproduzione internazionale capitanata dal Théâtre des Bouffes du Nord firmata dal grandissimo regista canadese Robert Carsen, con un ensemble musicale d’eccellenza quale Les Arts Florissants; opera di notevole vis polemica e forza sociale, che fu per altro alla base de L’opera da tre soldi di Brecht/Weill, la Beggar’s Opera vede oggi un nutrito cast di attori, cantanti e ballerini con cui sta girando il mondo; dopo le recite a Spoleto, Pisa e, a seguire, Novara sono le due uniche tappe italiane della tournée.

Il 2018 è l’anno del Centocinquantenario della morte di Rossini, così, se la Stagione scorsa si chiuse a marzo con il Rossini luminoso de L’Italiana in Algeri, ora guarderemo ad uno dei suoi capolavori seri, a 200 anni esatti dalla sua creazione: Mosè in Egitto, anche qui un’opera di grandi istanze drammatiche che riverberano sul nostro oggi, fra conflitti di popoli e conflitti religiosi. In scena il 9 e 11 novembre, 'Mosè in Egitto' – nuovo allestimento del Teatro di Pisa; coproduzione Teatro di Pisa, Teatro Coccia di Novara e Fondazione Haydn di Bolzano – vede sul podio il M° Francesco Pasqualetti; la regia è di Lorenzo Maria Mucci, scene e costumi sono dello scultore Josè Yaque e saranno realizzati da Officina SCART® di Waste Recycling. Attorno alla figura di Mosè nella Bibbia, nella musica e nell’arte, è in previsione un convegno che verrà realizzato in rapporto con l’Arcivescovato di Pisa.

Vira verso il divertimento il terzo titolo della stagione, un dittico buffo che omaggia la Scuola Napoletana del ‘700 proponendo insieme 'La vedova ingegnosa' di Giuseppe Sellitti e 'Il Maestro di Musica', noto pastiche tratto dall’Orazio di Pietro Auletta con arie di Pergolesi e di altri autori a lui contemporanei. Frutto dello stretto rapporto che unisce il Teatro di Pisa ad AuserMusici, il dittico – in scena il 9 dicembre – sarà diretto dal M° Carlo Ipata, la regia è di Marco Castagnoli; le scene di Alejandro Contreras si intrecceranno con le illustrazioni appositamente ideate da Imaginarium Creative Studio, il giovane team versiliese che, nato nel mondo dell’opera, ha recentemente trionfato con Max Gazzè curando grafiche e videoclip del suo nuovo disco e del relativo tour.

Nei primi mesi del 2019 spiccano in cartellone due titoli amatissimi: la donizettiana 'Lucia di Lammermoor', a tutt’oggi considerata il melodramma romantico per eccellenza, che sarà in scena il 18 e 20 gennaio nel nuovo allestimento del Teatro di Pisa in coproduzione con Opéra Nice Côte d'Azur e con il Teatro del Giglio di Lucca, per la regia di Stefano Vizioli e la direzione del M° Michael Güttler, e 'La Bohème', uno dei capolavori pucciniani più intrisi di giovinezza; in scena il  16 e 17 febbraio, La Bohème segna il ritorno di quel progetto LTL Opera Studio, che negli anni ha visto esordire giovani talenti poi cresciuti in brillanti carriere internazionali, e vede convergere ben cinque realtà toscane: oltre ai Teatri di Livorno (qui capofila), Pisa e Lucca, anche il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e la Scuola di Musica di Fiesole; dirigerà una delle più prestigiose bacchette femminili italiane, Gianna Fratta, regia di Bruno Ravella.

A chiudere la stagione, infine, sarà un dittico molto particolare che vedrà insieme 'Edipo re' di Ruggero Leoncavallo e 'La voix humaine' di Francis Poulenc (1° e 3 marzo). Con il primo titolo rendiamo omaggio al centenario della morte di Leoncavallo proponendone la sua ultima opera, e insieme ricordiamo così Titta Ruffo visto che L’Edipo Re è il tipico esempio di opera scritta a misura di interprete, in questo caso per uno straordinario cantante-attore com’era appunto il celeberrimo baritono pisano; La voix humaine arriva a Pisa nell’allestimento del Teatro Comunale di Bologna firmato da Emma Dante, protagonista Anna Caterina Antonacci; anche attorno a quest’opera che è stato appannaggio di grandi cantanti-attrici, da Magda Olivero a Jessie Norman, da Renata Scotto a Gwineth Jones e che ha visto nella cinematografia brillare  stelle come Ingrid Bergman, Sophia Loren e soprattutto Anna Magnani, stiamo pensando a percorsi collaterali ad hoc. A dirigere il Dittico sarà il M° Daniele Agiman.

Programma di Danza

Cinque grandi titoli nella Stagione di Danza, realizzata anch’essa, come la Stagione di Prosa, insieme con Fondazione Toscana Spettacolo onlus, con altrettanti grandi protagonisti, tra tradizione e contemporaneità. Inaugurazione il 15 novembre con il Teatro Accademico Statale dell’Opera e del Balletto 'Mikhail Glinka' di Chelyabinsk e il suo 'Paquita', uno dei balletti del repertorio romantico più spettacolari che, reso celebre dal coreografo Marius Petipa, viene qui riproposto nella ricostruzione sui materiali d’archivio di Yuri Klevtsov, tesa a far risaltare l’allegra vitalità che permeava questo balletto.

Il 21 dicembre torna a Pisa l’Aterballetto, questa volta con 'Tempesta', coreografia di Giuseppe Spota, musiche di Giuliano Sangiorgi, frontman dei Negramaro, ovvero il capolavoro shakespeariano raccontato senza parole, attraverso il gesto, il movimento e la musica, garantendo una chiara leggibilità della vicenda originale senza rinunciare ad aprire dimensioni visionarie. Ancora una compagnia cara al pubblico pisano, lo Junior Balletto di Toscana diretto da Cristina Bozzolini, con 'Bella Addormentata', regia e coreografia di Diego Tortelli (24 gennaio), rilettura in chiave contemporanea della intramontabile fiaba di Perrault.

Il 22 febbraio è la volta di Eko Dance International Project diretto da Pompea Santoro con 'Messiahaendel', coreografia di Paolo Mohovich, uno spettacolo potente, dove non ci sono narrazioni, né tantomeno la descrizione di versetti biblici, ma solo continue allusioni simboliche, in un'atmosfera sospesa tra cielo e terra, tra sogno e realtà. Chiude la stagione una prima nazionale: il 29 marzo la Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei presenta in prima assoluta a Pisa il nuovo spettacolo di Monica Casadei, 'Butterfly. Colori proibiti', nel quale la coreografa fondatrice della compagnia si concentra sugli ultimi momenti della vicenda, tra rimandi e suggestioni letterarie  e cinematografiche. 


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