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Presentazione del libro di Salvatore Giancane

Nel 2017 in Afghanistan è stato raggiunto il record di tutti i tempi della produzione di oppio: 9.000 tonnellate, il doppio rispetto all'anno precedente, superando anche il precedente primato del 2007, quando quel remoto Paese dell'Asia centrale con 7.400 tonnellate d'oppio ha garantito da solo il 130% del fabbisogno mondiale. Quest'anno la produzione di eroina mondiale sarà di almeno 600 tonnellate. Mai così tanta nella storia dell'umanità.

Già solo in questi numeri, si legge tutta la sconfitta militare dei governi occidentali, che hanno raccontato che nel 2001, dopo l'attacco alle Torri Gemelle di New York, invadevamo l'Afghanistan per sconfiggere il terrorismo e le sue fonti di guadagno, a partire dall'oppio. Peccato che allora, quel Paese, produceva soltanto il 31% dell'oppio mondiale. Oggi dopo 18 anni di guerra, costata all'Italia oltre 1 milione di euro al giorno, per la popolazione locale morte, distruzione e l'epidemia di eroina, l'Afghanistan si è trasformato in un narco-Stato occupato dalla Nato.

L'eroina, insomma, bussa di nuovo alle porte, ma quali sono oggi i veri rischi per il nostro Paese? Chi controlla il traffico di eroina oggi in Italia? Perché i focolai delle overdose si accendono, per poi esaurirsi dopo qualche tempo? In che modo il nuovo mercato globale dell'eroina influisce sulle nuove caratteristiche del fenomeno?

Il libro fresco di stampa, 'Il mercato dell'eroina. Dall'Afghanistan all'Adriatico', prova a dare una risposta a queste e ad altre domande. L'Osservatorio antiproibizionista Canapisa-crew lo presenta in una città come Pisa, dove il consumo di eroina è molto evidente. I residenti lamentano la presenza di siringhe sporche in strada e scene di droga all'aperto, ma queste sono imputabili solo a una politica utopica e miope che non attua la riduzione del danno e del rischio (a beneficio non solo dei consumatori ma dell'intera collettività), come peraltro chiede da tempo l'Unione Europea, atttuando soltanto l'inutile, dannosa e soprattutto costosa repressione.

L'autore, Salvatore Giancane, è un medico tossicologo del Ser.T di Bologna che si occupa di eroina da trent'anni e da 20 di riduzione del danno, docente universitario, nonché fondatore e coordinatore del primo programma con metadone italiano effettuato con un ambulatorio mobile.


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