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Presentazione libro 'la battaglia di Livorno- cronache e protagonisti del primo antifascismo (1920-1922)'

Nell’ambito del ciclo di incontri di lettura e di studio sulla genesi del fascismo in Italia e in Europa '1922 Nascita di una dittatura', è in programma la presentazione del libro di Marco Rossi 'La battaglia di Livorno.Cronache e protagonisti del primo antifascismo (1920-1922)' (BFS edizioni, 2021).
L'INIZIATIVA SARÀ TRASMESSA IN DIRETTA SUL CANALE YOUTUBE DELLA BIBLIOTECA AL LINK
https://youtu.be/ZFreXOpVwu0
Intervengono:
Franco Bertolucci (direttore della biblioteca);
Stefano Gallo (ricercatore CNR) e
Marco Rossi (autore)
L'iniziativa si terrà nel rispetto delle prescrizioni in vigore per il contenimento della pandemia Covid-19. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti (max 30 persone). Si consiglia la prenotazione: associazione@bfs.it
Fra il 1920 e il 1923 anche le strade di Livorno videro l’inizio di una lunga guerra civile in cui le differenze ideali tra quanti si affrontarono furono nette e l’ostilità profonda, anticipando quella combattuta un ventennio dopo. Negli anni precedenti la Marcia su Roma e l’avvento del regime, il fascismo livornese incontrò infatti nei quartieri popolari una decisa opposizione, così come emerge dall’impressionante cronologia dei conflitti in quegli anni. Oltre a quella degli Arditi del popolo, fu una quotidiana resistenza di uomini e donne, nel segno dell’appartenenza di classe e dello storico sovversivismo, disposte ad impugnare le armi per contrastare lo squadrismo 'tricolorato' e la reazione padronale, in difesa delle libertà sociali. Soltanto nell’agosto 1922, grazie all’intervento dell’esercito e con lo stato d’assedio disposto dal governo, i fascisti e i nazionalisti poterono imporre le dimissioni del sindaco Mondolfi e dell’amministrazione 'rossa', democraticamente eletta. Il marchese Dino Perrone Compagni, che assieme a Costanzo Ciano aveva guidato le squadre fasciste toscane, seminando morte e devastazione, inviò un telegramma al segretario nazionale del Partito fascista per comunicare la 'caduta' di Livorno, ammettendo che: «Fra le mie battaglie questa più faticosa».


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