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Presentazione del libro di Andrea Ventura su Luigi Vezzosi

'Luigi Vezzosi, un antifascista toscano respinto dalla democrazia', di Andrea Ventura, sarà presentato venerdì 7 luglio 2017 alle ore 21.15 presso il municipio di Calci. Intervengono: Massimiliano Ghimenti, sindaco di Calci; Bruno Possenti, presidente provinciale Anpi Pisa; Gianluca Fulvetti, Dipartimento di civiltà e forme del sapere dell'Università di Pisa, Michele Quirici,Tagete Edizioni. Sarà presente l'autore.

Luigi Vezzosi fu incarcerato in occasione dei rastrellamenti che seguirono i 'fatti' di Empoli del marzo 1921. Aveva poco più di 15 anni. Condannato da un tribunale dal regime fascista alla pena di 21 anni per omicidio e 14 per tentato omicidio, con la pena accessoria della interdizione perpetua dai pubblici uffici, scontò 5 anni di galera. Liberato nel 1926 a seguito della amnistia, tornò nella sua città. Vittima di aggressioni e di ripetuti fermi di polizia, fu costretto a riparare a Pisa. Partecipò alla Guerra di Liberazione nella formazione partigiana 'Nevidio Casarosa'. Il generale Alexander lo insignì del 'Certificato al patriota'.

Nel 1983, ormai vecchio ed ammalato, si lasciò convincere a rivolgere domanda di grazia al presidente Sandro Pertini. La pratica si insabbiò nella burocrazia del Ministero di Grazia e Giustizia. Finalmente, il 30 dicembre 1986, il Presidente Cossiga firmò il decreto. Avrebbe dovuto votare per la prima volta alle elezioni politiche del 14 giugno 1987. Non ce la fece. Se ne andò il 2 maggio.

Il Comitato provinciale Anpi ha ritenuto doveroso ricostruire e far conoscere questa vicenda. Ha incaricato della ricerca l'Istituto storico della resistenza di Lucca. Ne è venuto fuori un libro di storia che inquadra la vicenda del protagonista nel contesto della Empoli prefascista, dello squadrismo, della dittatura, della guerra, della Nuova Italia, con i limiti e le contraddizioni che la caratterizzano.

 


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