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'Petite messe solennelle' di Rossini per l'annuncio gioioso della Pasqua

Sabato 22 aprile alle ore 21.00 la Chiesa di San Michele degli Scalzi ospiterà il Concerto di Pasqua organizzato dall'Associazione Il Mosaico e dalla Compagnia di San Ranieri.

Sarà la Petite Messe Solennelle di Rossini eseguita dalla Cappella Musicale del Duomo di Pisa diretta da Riccardo Donati a dare l'annuncio festoso della Resurrezione di Cristo a conclusione del VII ciclo dei Quattro Concerti di Quaresima e Uno di Pasqua organizzati dai sodalizi pisani guidati da Riccardo Buscemi

La Petite Messe sarà eseguita nella versione originaria per due pianoforti ed harmonium (suonati rispettivamente da Laura Pasqualetti, Chiara Mariani e Claudiano Pallottini) e vedrà nel ruolo di solisti Elisabetta Lombardo (soprano), Sara Bacchelli (contralto), Michi Matteo (tenore) e Andrea Paolucci (basso). Il concerto, appendice festosa di un festival musicale di musica sacra ormai consolidato in città, tradizionalmente si svolge nella Chiesa di San Michele degli Scalzi, sotto la grande croce medievale con il Christus Triumphans (il Cristo in posizione frontale con la testa eretta e gli occhi aperti, vivo sulla croce e ritratto come trionfatore sulla morte), proprio per dare, anche attraverso ricercate simbologie, l'annuncio gioioso della Pasqua. Come ormai consuetudine, l'evento è dedicato al concittadino Maggiore Nicola Ciardelli caduto in Iraq il 27 aprile 2006.

L'ingresso è libero, con raccolta di offerte da destinare alla Cittadella della Solidarietà di San Ranieri e alle piccole necessità dei carcerati. Riccardo Buscemi, Presidente de Il Mosaico e Priore della Compagnia di San Ranieri, rivolge un cordiale ringraziamento al Capitolo Metropolitano della Chiesa Primaziale, all'Opera della Primaziale, all'Associazione Cappella Musicale del Duomo di Pisa, agli sponsors e al parroco Don Lorenzo Bianchi, senza la cui disponibilità e collaborazione il concerto non si sarebbe svolto.

La Petite messe solennelle, composta da Rossini nel 1863, cinque anni prima della sua morte ed ultimo peccato di vecchiaia, come il compositore amava definire i suoi lavori di età senile. Capolavoro nuovo, quasi azzardato per anni in cui imperava il romanticismo, con la sua melodia, che solo in seguito sarà valutata come capolavoro rossiniano: esso anticipa i tempi della musica moderna dando nuovi indirizzi estetici e forme avveniristiche che si svilupperanno ben oltre la metà dell'Ottocento per giungere agli inizi del Novecento. La Petite messe solennelle fu scritta per dodici cantanti, di cui quattro solisti, due pianoforti e un armonium. Rossini la volle anche orchestrare, nel 1867 temendo che se l'orchestrazione fosse stata fatta da qualcun altro musicista dopo la sua morte, l'opera non avrebbe avuto più le peculiarità per cui la scrisse.


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