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Doppio appuntamento al teatro di Lari

Naturalmente zoppica un po' - Venerdì 12/02 alle ore 21.30

Uno spettacolo che nasce dalla penna ironica di Alessandro Schwed, uno degli autori europei più poliedrici e apprezzati. Occasione ghiotta per assistere a uno spettacolo che intreccia alla perfezione la comicità diretta alla Benigni con quella rarefatta di Woody Allen. Nasce ancora una volta uno spettacolo totalmente nuovo, suggerito dalle esilaranti letture di Malamud (uno dei più grandi scrittori del 900 al quale Mondadori ha dedicato 2 Meridiani nel 2014). Uno spettacolo semplice e coinvolgente, un sensale ed un aspirante rabbino sono il pretesto per un duello di furbizie e mercanteggiamenti che porteranno ognuno di noi ad essere associati ad una stima economica del proprio valore. Venite a scoprire chi muove i fili del destino, chi ha deciso la direzione di ogni nostra giornata: il caso? La fortuna? Dio? O chi altro ancora? Un'ora felice per capire l'universo a suon di risate. In scena due cavalli di gran razza, una suadente fanciulla.

Di A. Schwedd con Andrea Kaemmerle, Riccardo Goretti e Agostina Cassini

Ingresso euro 10,00 (8,00 RID.), cena in luogo - su prenotazione euro 12,00 dalle ore 20,00

Picchi - Sabato 13/02 alle ore 21.30

Il calciatore e l'uomo, il capitano e il sognatore, la forza e la poesia. 171 centimetri, 71 chili, il 41 di scarpe. Una famiglia di marinai, un nonno anarchico e l'altro repubblicano costretto all'esilio. Armando Picchi portò nell'Inter di Herrera e Moratti tutto lo spirito ribelle e combattivo ereditato dalla sua terra e dalla sua famiglia. Quello spirito fece il cemento fortissimo di una squadra italiana che vinse tutto al mondo, vanto della Milano Capitale emergente della società industriale.

Dopo Modigliani e Caproni, Picchi chiude la trilogia di personaggi celebri livornesi che Michele Crestacci e Alessandro Brucioni hanno scelto per raccontare lo spirito di Livorno. Attraverso una narrazione comica e intensa viene ricostruito il percorso umano e professionale del calciatore Armando Picchi. Un simbolo di serietà, fedeltà e sacrificio. Un allenatore in campo, un punto di riferimento per la squadra nello spogliatoio, un uomo forte pronto al sacrificio: un capitano.

Lo spettacolo Picchi è un ritratto che passa dalle prime partite sul mare di Livorno alla indimenticabile finale di Coppa Campioni a Vienna del '64, dal boom economico alla rivoluzione sessuale del '68, dal tenero incontro con l'amore alla drammatica vicenda personale che lo condusse alla morte.

Sullo sfondo l'Italia che cambia. La TV, usi e costumi, e il calcio che da semplice e romantico sport collettivo si trasforma in un feroce business e in un simbolo sempre più significativo dell'evoluzione sociale e culturale della società odierna. Sullo sfondo Livorno con le sue brezze calde, con le sue ferite, le sue debolezze e le sue appassionate voci.

"La prima volta che ho indossato la maglia del Livorno mi sono sentito nudo perché la mia pelle era amaranto".

Di Alessandro Brucioni / Michele Crestacci, con Michele Crestacci, regia Alessandro Brucioni. Produzione mo-wan teatro - Centro Artistico Il Grattacielo

Ingresso euro 10,00, tesserati Scenica Frammenti euro 8,00, residenti Lari euro 6,00


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