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Collinarea Festival: gli appuntamenti del 27 luglio

Lunedì 27 luglio alle ore 19 al Castello di Lari Luigi D'Elia è in scena con 'La grande foresta' di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, interpretato e costruito da Luigi D’Elia, regia di Francesco Niccolini. È uno spettacolo per adulti e bambini, ambientato  In un piccolo paese senza nome un bambino cresce tra scuola, casa e un grande bosco.

Tratta la storia di un bambino va a scuola a piedi, corre, non vuole aspettare: vuole crescere e diventare un cacciatore, come suo nonno. Suo nonno invece gli impone la lentezza, la scoperta del bosco e delle sue regole, di un mondo che si sta estinguendo, ma che - per chi lo sa guardare con pazienza - è immensamente più bello di quello che stiamo costruendo.

Alle ore 21 al Castello di Lari, Fabrizio Brandi interpreta 'Otto con', per la regia di Gabriele Benucci. Otto Con è uno spettacolo teatrale che narra la vera storia degli Scarronzoni attraverso la storia ideata di Cesare Milani: il 'con' dell’Otto Con, il timoniere di sempre dell’armo livornese. Alter ego dell’allenatore sulla barca, per vent’anni guidò gli Scarronzoni nelle loro numerose vittorie. Anche in quelle mancate di un soffio, ma che vittorie furono comunque per questa squadra di "ragazzoni del popolino, sempre abbronzati perché a lavoro tutto il giorno sotto il sole, che la cosa più elegante che avevano da mettersi era una camicia sdrucita e un paio di pantaloni con le pezze al culo", per dirla con le parole di Cesare in scena.

Una squadra che, però, lottando anche contro la federazione italiana - favorevole a più aristocratici e ricchi circoli di canottaggio - arrivò a giocarsela alla pari e persino a sconfiggere blasonati equipaggi di vogatori, provenienti da Oxford e Cambridge. Ma gli americani no. Con loro non ci fu verso. Due centesimi di secondo a Los Angeles e sei a Berlino divisero per sempre gli Scarronzoni dalla barca statunitense e dalle medaglie d’oro olimpiche; seppure col dubbio irrisolto di un intervento sul negativo del fotofinish di Los Angeles. In scena un attore solo per un solo personaggio: Cesare Milani. E’ attraverso i suoi occhi e le sue parole che vediamo e ascoltiamo una storia che va al di là della semplice impresa sportiva.

Alle ore 22 in piazza Vittorio Emanuele è in scena la Compagnia Frigo Produzioni con 'Socialmente', ideazione, interpretazione e regia di Francesco Alberici e Claudia Marsicano. Lo spettacolosi sofferma sulla realtà in cui viviamo, una realtà sempre più spesso complementare all'identità virtuale che ci costruiamo. Facebook il socialnetwork che è diventato una nuova realtà.

Mettere un like, aggiungere o bloccare qualcuno, eliminare un amico sono tutte azioni assolutamente virtuali, irreali, eppure la ricaduta di tali azioni è tangibile, reale: la tristezza che ci procura l’essere eliminati o il gusto lievemente sadico legato al bloccare una certa persona sono sentimenti reali, che percepiamo sulla nostra pelle. I social network sono dei contenitori all’interno dei quali si sviluppano e si sfogano le nostre pulsioni, le nostre emozioni, le nostre paure.

Alle ore 23, al Collinarea Restaurant, luogo di incontro e di scambio per il festival, Lecanaglie e Leviedelfool presentano una performance dal titolo 'La follie di Van Gogh'. Si soffermano su una chiamata, una preghiera dissacrante e al tempo stesso doverosa, irripetibile come le parole di Artaud, potente come i cieli di Van Gogh. Per mostrare la gente divisa in due categorie: i matti e le persone normali.


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