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'Bepi. Vita, fisime e batticuori di Giuseppe Viviani'

Sarà un omaggio ironico e leggero al grande Giuseppe Viviani, 'pittore e arsellaio', quello che andrà in scena domenica 30 giugno alle 21.30 al Porto di Marina di Pisa all’interno della rassegna estiva Marenia Nonsolomare, organizzata dal Comune di Pisa e dalla Fondazione Teatro Verdi in collaborazione con Camera di Commercio di Pisa, Confesercenti Toscana Nord, Proloco Litorale Pisano. Con 'Bepi. Vita, fisime e batticuori di G. Viviani, pittore e arsellaio' gli autori Marco Azzurrini e Francesco Bottai hanno realizzato un ritratto dolce, malinconico e fortemente realistico di un grande marinese e fra gli artisti più importanti del ‘900.

In un giorno d’aprile del 1953, ormai utracinquantenne, 'Bepi', così lo chiamavano i veri amici, lasciò, per la prima volta nella sua vita gli amati scogli di Marina di Pisa. Spinto dall’amico del cuore, lo scrittore Piero Chiara, si avventurò prima a Luino e Varese, e poi a Locarno e Parigi. "Prima pelchè a quaini sèmo bassi, e po’ pelch’e’ Pisani ‘un c’enn’adatti per andà per er mondo a strapazzassi": sono i versi di Renato Fucini, che forse esprimono meglio di qualunque dato biografico, l’indole dell’artista pisano. 

Giuseppe Viviani, nato ad Agnano nel 1898 e morto a Pisa nel 1965, non ebbe titoli di studio, ma innate capacità nella pittura e nell’incisione. Raggiunse la fama nazionale solo nel Dopoguerra, quando ebbe la cattedra all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, cattedra in precedenza affidata a Giovanni Fattori. Lo spettacolo di Azzurrini e Bottai racconta, fra narrazione e canzoni originali, quel viaggio di Viviani, con le sue fisime, le manie, le contraddizioni e il suo essere "timido come i bovi", come si definiva. Un uomo capace anche di slanci artistici e umani. Lo fa attraverso la narrazione e le canzoni originali. "Bepi vuole essere un omaggio, magari anche ironico e leggero - spiegano gli autori - ma veramente sentito, verso uno degli artisti più importanti del ‘900. Uno che più lo conosci e più gli devi volè bene".


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