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'L’abaco di San Nicola: una testimonianza emersa dal passato' all'Sms Biblio

1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55….non è solo una sequenza di numeri, o la citazione da un libro o da un film, ma la famosa Successione di Fibonacci.
Cosa c’entra con un abaco di marmo all’ingresso di una chiesa?
A spiegarlo saranno il prof. Piero Armienti, del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa; il prof. Marco Collareta, dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere; il prof Antonio Albano del dipartimento di Informatica e lo storico dell’architettura Piero Pierotti durante l’incontro, organizzato dal Comune di Pisa,  'L’eccellenza nell’arte e nel sapere nella Pisa del XIII secolo - L’abaco di San Nicola: una testimonianza emersa dal passato' che si terrà giovedì 18 febbraio alle ore 16.30 presso la Biblioteca Comunale SMSbiblio.

Proprio il prof. Pietro Armienti  del Dip. di Scienze della Terra è l’autore di un articolo pubblicato lo scorso settembre sul Journal of Cultural Heritage, una prestigiosa rivista internazionale, nel quale si attribuisce all’opera di Leonardo Fibonacci o di un circolo a lui vicino, l’elaborata struttura dell’ornamento della lunetta dell’originario ingresso principale della chieda di S. Nicola, in via Santa Maria a Pisa. L’autore dell’articolo sottolinea come l’opera si possa considerare come un importante monumento per la storia del pensiero scientifico, in quanto la presenza di complesse nozioni matematiche e geometriche  sull' accesso principale alla chiesa,  sottolinea la dedicazione del tempio alla conoscenza, attribuendole un ruolo fondamentale per accedere  al divino. Questa posizione, assi ardita per l’epoca – siamo nel XIII secolo, fu adottata, quattro secoli dopo da Galileo Galilei per difendere le sue scoperte dagli attacchi dell’inquisizione. La lunetta rappresenta quindi il momento in cui la speculazione scientifica prende pienamente conto della sua importanza e propone i suoi metodi per comprendere e governare il mondo.

In occasione della presentazione alla cittadinanza di alcuni studi che sottolineano l’importanza del monumento sottratto ad un oblio di 8 secoli, la società Campolonghi di Massa, riconosciuto leader  internazionale per la lavorazione del marmo, ha voluto donare all’università di Pisa una riproduzione in scala reale dell’intarsio che contiene la successione di Fibonacci.


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