Cronaca

Video hot di Bello Figo ad Economia: tolte le immagini 'incriminate' da YouTube

L'ateneo pisano si è mosso per tutelare la propria immagine ed il suo patrimonio. Una traccia del video nei locali Unipi resta solo su Instagram

I frammenti del video su Instagram

Il videoclip di 'Trombo a facoltà' di Bello Figo non è stato più visibile sul canale YouTube del trapper stamani, 12 dicembre. Nel primo pomeriggio poi, alle 13.50 circa, il video è ricomparso, ma questa volta le immagini girate senza autorizzazione presso il Dipartimento di Economia e Management dell'Università di Pisa non sono più presenti. E' cambiato il montaggio, con però alcune delle riprese fatte presso l'ateneo che restano visibili sul profilo Instagram del provocatorio cantante, nell'anticipazione pubblicata 5 giorni fa. 

Si vedrà se scomparirà anche quel post sul social. E' comunque il segnale che le polemiche montate in queste ultime ore, insieme alla reazione dell'Università di Pisa, sono arrivate a destinazione. Dall'ateneo ufficialmente si preferisce ancora non commentare, specialmente riguardo l'individuazione dei possibili responsabili della situazione, tuttavia si conferma l'attivazione presso le autorità competenti con la presentazione di una denuncia. Questo perché non solo si lamenta un danno di immagine, ma anche l'utilizzo senza autorizzazione dei locali dell'ateneo, più l'ingresso evidentemente indesiderato. 

Dopo la condanna espressa dall'europarlamentare Susanna Ceccardi, sul caso interviene con una nota la responsabile della Lega Toscana per le politiche femminili Elena Vizzotto: "Non solo Bello Figo offende l'Università di Pisa, ma anche tutte le donne, ogni giorno vittime di violenze e soprusi. Auspico che l'Ateneo faccia davvero chiarezza su chi abbia permesso che venisse girato quel video, un coacervo di volgarità e nulla cosmico da lasciare basiti, dato che è improbabile che nessuno si sia accorto del personaggio in questione e delle riprese. Mi chiedo se davvero quelle canzoni siano il messaggio che vogliamo far passare ai giovani: le volgarità espresse in pochi minuti e l'idea di donna come 'gioco facile' del suddetto personaggio credo siano ben distanti da qualsiasi forma di educazione che vorremmo per i nostri figli e nipoti. Inutile combattere ogni giorno contro la violenza di genere quando modelli come quello proposto da Bello Figo non solo sono avvallati da un certo tipo di industria musicale, ma addirittura non subiscono nessuna censura da parte dei media. Nella piena libertà di espressione di tutti, esistono dei limiti che non dovrebbero essere oltrepassati. Mi auguro tutto il mondo politico e sociale in modo unanime condanni questo obbrobrio".

A margine di una conferenza stampa, il sindaco di Pisa Michele Conti ha risposto alla richiesta di un commento sul caso: "Il fatto è stato già giustamente condannato - ha detto il primo cittadino - certo è una figura pessima per la città. Credo che alla base ci sia una questione culturale, di rispetto. Credo che 60 anni fa nessuno avrebbe mai pensato di provare a fare una cosa del genere in un'università".  


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