Cronaca

Turista caduta dalla spalletta sull'Arno: era ubriaca e drogata

La coppia di turisti scozzesi avevano bevuto in vari locali del centro e assunto cocaina. L'incidente è avvenuto a poche ore dall'entrata in vigore dell'ordinanza del prefetto che vieta la vendita di alcolici da asporto dopo le 22

Alcol e droga. Queste le due sostanze che aveva consumato la giovane turista scozzese caduta nella notte tra sabato e domenica dalle spallette dell'Arno, mentre era in compagnia del fidanzato. La donna, ora in coma, ha riportato fratture multiple ed è stata ricoverata in gravi condizioni all'ospedale Cisanello. Il fidanzato avrebbe ammesso il consumo di cocaina e i Carabinieri, che si occupano delle indagini, stanno cercando di capire dove la coppia avrebbe acquistato e consumato lo stupefacente.

I due sarebbero inoltre andati a cena in un ristorante del centro, consumando una bottiglia di vino, avevano poi raggiunto un altro esercizio commerciale all'interno del quale hanno bevuto un'altra bottiglia di vino. Successivamente i due scozzesi hanno consumato ancora alcolici, somministrati all'interno di un bar. E' già stata redatta un'informativa dettagliata consegnata al questore: la legge vieta di vendere alcolici a chi si presenta in stato di manifesta ubriachezza.

L'episodio tra l'altro è avvenuto a poche ore dall'entrata in vigore dell'ordinanza prefettizia che impone il divieto di vendere alcolici da asporto a chiunque dopo le 22. Per questo il prefetto Francesco Tagliente ha convocato una riunione durante la quale, come si legge in una nota, "ha preso atto dell'impulso agli accertamenti su quanto accaduto dato dal comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Andrea Brancadoro, per conoscere eventuali responsabilità sanzionabili e per verificare, in particolare, se dalle ore 22 alle 03.30, quando la turista è caduta, sono stati venduti vino, birra o altre bevande alcoliche in bottiglia o a persone già in stato di manifesta ubriachezza, in violazione della recente ordinanza prefettizia e delle norme previste dal codice penale".

 


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