Cronaca

Sicurezza sugli autobus: "Dopo il Covid riemergono le criticità"

Ugl Pisa torna a denunciare un episodio di aggressione e la presenza di baby gang. Chiesti tavoli di concertazione per coordinare risposte istituzionali

Immagine di archivio

Dando notizia di una recente aggressione ad un autista in servizio sulla linea che collega Pisa a Pontedera, il segretario confederale provinciale Ugl Pisa Cecchi Marco Luca torna a porre il problema della sicurezza sugli autobus. "Non ci sono state conseguenze gravi, ma l’azione rimane - dice il sindacalista, che insiste - con il Covid ci eravamo dimenticati di queste criticità, ma passata l'emergenza ecco che le aggressioni al personale in servizio sui mezzi pubblici ed il problema della sicurezza a bordo di essi, più in generale, si ripresenta in maniera inquietante".

"Oggi - analizza Cecchi - i mezzi pubblici sono frequentati in maniera sempre più massiccia, in particolar modo nelle ore serali e notturne, da personaggi poco inclini al confronto civile e poco abituati al rispetto di qualsiasi tipo di regola. Spesso invece propensi ad atteggiamenti che sfociano spesso e purtroppo in violenza sia verbale che fisica. Altro fenomeno che riteniamo doveroso segnalare è quello di gruppi di adolescenti, baby gang, che spesso si rendono protagoniste di episodi incresciosi nei confronti del personale viaggiante e dei passeggeri stessi. In questo contesto è impossibile ipotizzare azioni concrete ed efficaci da parte delle sole aziende senza adeguato supporto da parte delle forze dell'ordine e delle pubbliche amministrazioni delle varie realtà locali e in maniera più ampia a livello Regionale. Ciò che è doveroso chiedere alle aziende, è in primis la tutela dell'incolumità del personale alla guida, mediante l'adozione di cabine chiuse, ma che risolverebbe il problema soltanto parzialmente (cioè per gli autisti), lasciando di fatto l’utenza e i cittadini che usufruiscono di tali servizi pubblici al rischio di trovarsi coinvolti in situazioni che possono risultare spiacevoli o addirittura pericolose per la loro incolumità, obbligandoli, in certe fasce orarie, a rinunciare all’utilizzo dei mezzi pubblici".

Resta il problema del personale di verifica e controllo dei titoli di viaggio sia sui treni che sugli autobus. "In questo caso - dice il segretario Ugl - risulta fondamentale il contributo delle forze dell'ordine che con interventi concertati con le aziende, potrebbero intervenire e addirittura prevenire certe situazioni". Infine l'appello: "Si apra una riflessione oltre a quanto giaà messo in campo in tavoli di confronto a livello istituzionale, datoriale e di tutte le parti sociali, volti a intavolare proposte, immediate e concrete che abbiano come risultato la sicurezza dei lavoratori e il riappropriarsi dei cittadini, dei turisti e dell’utenza in e dei Servizi Pubblici".


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