Cronaca

Roberta Ragusa: da sabato oltre mille persone impegnate nella ricerca

Saranno coinvolte nella maxi battuta di ricerca le forze dell'ordine della provincia di Pisa e le associazioni di volontariato, intenzionate a dare una mano per risolvere un mistero che dura da oltre un anno

Sarà sabato il giorno d'inizio della nuova, ennesima, battuta di ricerca a saturazione del territorio per ritrovare il corpo di Roberta Ragusa, dopo oltre un anno dalla sua scomparsa. E' quanto ha confermato oggi il prefetto di Pisa Francesco Tagliente nella riunione con i rappresentanti delle forze dell'ordine e del mondo del volontariato che collaboreranno alla spedizione lunga almeno sette giorni.

Numeri importanti quelli delle ricerche della donna scomparsa da San Giuliano Terme: si parla di oltre mille persone, forse addirittura 1500, e di tutti e 39 i comuni della provincia di Pisa che saranno toccati, anche se con modalità diverse, con l'obiettivo di perlustrare per intero il territorio pure nelle zone più impervie.
Alla riunione ha partecipato anche un rappresentante della prefettura di Lucca perché le ricerche a San Giuliano sconfineranno nei territori dei comuni vicini della provincia lucchese.

Saranno coinvolte, ha affermato il prefetto Tagliente, "agenti delle Polizie locali, delle forze dell'ordine ma anche le associazioni di volontariato, ambientalisti, cacciatori, Protezione Civile e chiunque conosca bene i luoghi della provincia e possa dare informazioni utili alle indagini". "Si cercherà - ha proseguito Tagliente - qualunque traccia utile, un corpo, o quel che resta dopo un anno, che giace chissà dove ma non si faranno ricerche specifiche in base a spunti investigativi che resteranno di esclusiva cognizione degli inquirenti".

Rispondendo poi a chi gli chiedeva perché non fosse stata organizzata prima una ricerca di questo tipo, Tagliente ha detto: "La procura nei giorni scorsi mi ha chiesto di promuovere un'azione del genere e io sono determinato, insieme al mondo del volontariato che ha dato ampia disponibilità, a impegnarmi nella speranza di dare risposte significative alla famiglia e alla comunità. Per questo ho definito questa fase quella del doppio binario: da una parte l'attività investigativa che i Carabinieri e la procura continuano a portare avanti, dall'altra quella dei volontari e delle comunità locali che vogliono dare una mano, ho visto proprio questo spirito oggi nei volti dei rappresentanti delle associazioni. Persone che finalmente si mettono a disposizione delle istituzioni per provare a dare una risposta a questo mistero". (fonte Ansa)
 


Si parla di