Cronaca

Cascina: è ufficiale il rinvio delle scadenze di Tari e Cosap

L'approvazione della delibera da parte del Consiglio Comunale è avvenuta nella mattinata di lunedì

È ufficiale il rinvio delle scadenze Tari e Cosap a Cascina. Questa mattina, 16 marzo, infatti, il sindaco reggente Dario Rollo con delega al bilancio e fiscalità, ha portato in Giunta comunale la delibera inerente lo slittamento delle prossime scadenze di Tari e Cosap (canone occupazione spazi e aree pubbliche) così "da non gravare sulla cittadinanza con tasse o canoni comunali in un momento così delicato per l'intera città".

"Nello specifico - spiega il primo cittadino - il 30 aprile sarebbe stata in scadenza la prima rata dell'anno in corso della Tari e della Cosap. Siamo riusciti a posticipare la scadenza della prima rata al 30 giugno, senza che questo comporti sanzioni o interessi. Pertanto, per entrambi i tributi locali le nuove scadenze sono state posticipate al 30 giugno (pagamento unico o prima rata), 30 settembre (seconda  rata) e 31 ottobre (terza rata). Una manovra che vale circa 3 milioni di euro. Una mano tesa ai cittadini e alle tante categorie che in questo momento abbiamo il dovere di sostenere e aiutare nei limiti di quello che ci è consentito".

"Poiché stiamo parlando di provvedimenti che spostano in avanti i pagamenti, ma non li annullano - prosegue Rollo - sulla Tari ci sentiremmo di farci promotori, insieme alle associazioni di categorie e sindacati, presso il Governo di una richiesta di intervento straordinario a copertura di quanto dovuto da parte delle imprese e lavoratori in difficoltà. L’intervento è tanto più necessario visto che per legge devono essere coperti gli interi costi del servizio e quindi il Comune in autonomia non può agire esentando solo una categoria di contribuenti. Da parte nostra c’è tutta la volontà di costruire insieme i percorsi che tutelino servizi, famiglie, imprese e lavoratori senza sperequazioni. Riteniamo che in larga parte gli oneri debbano essere in capo allo Stato, però non ci tiriamo indietro per quanto nelle nostre facoltà".


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