Cronaca

Agricoltura, Comuni 'insensibili': solo in 15 riducono l'Imu alle imprese

Coldiretti plaude ai Comuni che hanno approvato la riduzione del 50% dell'imposta sui fabbricati strumentali. Fabrizio Filippi, presidente provinciale Coldiretti: "Imprese agricole bene da tutelare, non da tassare"

Solo 15 comuni su 39 hanno 'applicato' l’Imu ridotta sui fabbricati agricoli. La ricognizione è di Coldiretti che ha provveduto ad inviare ai 15 comuni pisani 'sensibili', che hanno deliberato la riduzione del 50% dell’imposta per i fabbricati strumentali, una lettera di ringraziamento rivolta a sindaci e consiglieri comunali a nome delle oltre 3mila imprese agricole associate.

“Fin dal principio, fino dalla sola prospettiva di una nuova imposta, la nostra organizzazione non ha mai richiesto una esenzione sic et simpliciter dell’Imu - spiega Fabrizio Filippi, presidente provinciale Coldiretti, evidenziando lo spirito con cui l’agricoltura era pronta a fare la sua parte - i Comuni avevano la possibilità di dare, conseguentemente, un segnale tangibile verso un settore che, troppo spesso a parole, viene definito fondamentale per la società; purtroppo solo in pochi, come abbiamo potuto verificare a posteriori, si sono dimostrati sensibili, riducendo le aliquote sui fabbricati agricoli ad uso strumentale”. L’Imu ridotta è stata applicata da Capannoli, Cascina, Castelfranco di Sotto, Castellina Marittima, Crespina, Fauglia, Lari, Montescudaio, Montopoli in Val d’Arno, Peccioli, Pontedera, Riparbella, San Miniato, Santa Croce sull’Arno e Vecchiano.

"L’Imu - ricordano da Coldiretti - ha colpito tutti i fabbricati  rurali, tra l’altro fino ad oggi esentati, ma anche i fabbricati ad uso strumentale senza distinzione alcuna e i terreni. In pratica gli agricoltori hanno pagato l’Imu anche su stalle, fienili, magazzini per attrezzi, granai e cantine".

“L’agricoltura ha pagato più del dovuto per l’Imposta Municipale Unica varata dal Governo nel decreto Salva Italia - spiega ancora Filippi - sono state, quindi, confermate le previsioni che la nostra organizzazione aveva paventato su un’imposta che ha finito per gravare pesantemente sulle imprese agricole della nostra provincia e facendo assumere all’Imu i connotati di una vera e propria 'patrimoniale agricola'. Ma non per questo - analizza - ci siamo arroccati. L’agricoltura ha dato ancora una volta prova del suo senso di responsabilità nonostante i tempi siano durissimi anche nelle campagne”.

Per Coldiretti i 15 comuni che hanno varato la riduzione hanno dimostrato un grande riconoscimento verso il settore agricolo; un settore che è impegnato costantemente negli investimenti produttivi che fungono da volano per lo sviluppo dell’intera economia locale del territorio e che producono effetti per l’intera comunità. “La presenza dell’agricoltura mantiene sano e pulito il territorio, le aziende agricole svolgono un ruolo di presidio e di sentinelle per la tutela dell’equilibrio - sottolinea il presidente provinciale - non producono solo ortaggi, allevano bestiame, fanno molto di più per la comunità. Credo che i Comuni che hanno applicato l’Imu ridotta abbiamo premiato il ruolo fortemente sociale delle imprese agricole. L’agricoltura è un bene da tutelare”. Da qui il "plauso sincero" a sindaci ed ai consigli comunali che con “coerenza - conclude Filippi - hanno fatto seguire alle promesse i fatti”.


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