Cronaca

Chiede di usare il cellulare ad una 14enne, poi la rapina: fermato 17enne

E' successo nel pomeriggio di venerdì al Giardino Scotto. Il giovane è stato fermato mezz'ora dopo dalla Polizia

Coltello contro una 14enne per rapinarla. Ad agire, nel pomeriggio di ieri 4 maggio al Giardino Scotto, è stato un 17enne di origine serba. La Polizia di Stato ha fermato il giovanissimo poco dopo il fatto, scoprendo in seguito che era già stato denunciato 4 volte per lo stesso reato.

Gli inquirenti hanno ricostruito la dinamica dell'accaduto. La 14enne, insieme ad alcuni amici, era su una panchina nel parco a godersi la giornata. Il ragazzo si è avvicinato con fare amichevole, chiedendo di poter usare il suo cellulare per fare una telefonata alla madre, che secondo la storia raccontata si trovava in un'auto sul Lungarno Guadalongo e lo stava aspettando. Una volta avuto il cellulare ha inscenato la chiamata, allontanandosi verso l'uscita. La giovane lo ha seguito, finendo per staccarsi dal gruppo.

Fuori dal giardino è scattata la trappola: il 17enne ha estratto un coltello dalla tasca e lo mostrato alla giovane con fare minaccioso, chiedendo denaro in cambio della restituzione del telefonino. La giovane, spaventata ma lucida, gli ha consegnato il denaro che aveva con sé: 15 euro. La scena ha però attirato l'attenzione di altri giovani passanti, che colta la situazione si sono diretti verso la ragazza in difficoltà.

A quel punto il ragazzo ha cercato di scappare verso Piazza Guerrazzi. Intanto la chiamata al 113 era già partita, con un giovane che in contatto con gli agenti ha fornito un'accurata descrizione del rapinatore. Le pattuglie della Squadra Volante, coordinate dal Commissario Capo Fabrizio Valerio Nocita, si sono messe alla ricerca del malvivente, intercettandolo dopo mezz'ora in piazzetta Vallerini. A seguito di perquisizione nel suo portafoglio sono stati trovati i 15 euro.

Gli accertamenti successivi hanno portato alla luce il 'curriculum' del ragazzo: 4 denunce per rapine con lo stesso modus operandi, dall'avvicinamento alla vittima con la scusa di poter utilizzare il telefonino al tentativo di rubare l'apparecchio o la richiesta di denaro per restituirlo. A seguito del foto-segnalamento e dell'individuazione fotografica il giovane è stato riconosciuto da tutti i testimoni che hanno assistito alla scena. A seguito del fermo il minore è stato quindi affidato alla famiglia in attesa del giudizio.


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