Cronaca

Freddo, un aiuto concreto a chi vive per strada: posti letto e pasti caldi per i senzatetto

Grazie al Progetto Homeless anche quest'anno Pisa offrirà un sostegno ai senza fissa dimora, con il dormitorio di via Conte Fazio e l'unità di strada che porterà un pasto caldo e monitorerà le condizioni di salute dei senzatetto

Il freddo, quello che fino ad ora era mancato, è arrivato. E allora i servizi sociali si mettono in moto per aiutare chi è costretto a vivere senza un tetto. Come tutti gli anni al dormitorio homeless di via Conte Fazio i posti letto sono aumentati da 28 a 34 (compresi i 4 garantiti per l’emergenza sanitaria). E quando le temperature diventeranno ancora più rigide è già tutto pronto per aggiungere ulteriori 8 posti letto per arrivare a un totale di 42.

La regia del progetto Homeless, gestito per la Società della Salute dalle cooperative 'Il Simbolo' e 'Il Cerchio', si trova all’asilo notturno di via Conte Fazio. La struttura è aperta tutti i giorni: la notte dalle 19.30 alle 7.45 per dormire, con attivi i servizi doccia, lavanderia, cena e colazione. La struttura è aperta inoltre lunedì e giovedì dalle 14 alle 18.30 come punto PAAS (accesso gratuito a computer e Internet, servizio usato principalmente per cercare lavoro) e nei giorni di lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 7.45 alle 11 come sportello di ascolto e aiuto con un assistente sociale, un educatore e due operatori.

A fianco del dormitorio lavora l’unità di strada (progetto Per una città che si cura): operatori di strada che distribuiscono pasti caldi (messi a disposizione dalla mensa del DSU) e monitorano le condizioni di salute delle persone senza fissa dimora. Questa attività durante l’inverno viene ulteriormente potenziata con l’aggiunta di distribuzioni speciali di sacchi a pelo e coperte.

"Il sistema di attenzione alle persone più fragili è rodato e pronto anche nei casi di emergenza" commenta Sandra Capuzzi, assessore al sociale del Comune di Pisa e presidente della Società della Salute. "Il progetto Homeless funziona grazie alla collaborazione di tutti, dalle cooperative alle associazioni" conclude Giuseppe Cecchi, direttore della Società della Salute.


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