Cronaca

Le polemiche dell'anno che fu: ecco i 10 temi 'caldi' tra i più discussi del 2017

Alcune vicende su casi sensibili hanno generato scontri sia fra le istituzioni che sui social network: si va dai diritti alla sicurezza, passando per viabilità e lavoro

Ne avrete sicuramente sentito parlare e, probabilmente, anche voi vi sarete accalorati con un vostro amico a parlarne. Chi pro chi contro, chi "ma i veri problemi sono altri". Fatto sta che nell'anno appena trascorso alcuni casi, che spesso erano legati a temi sensibili di carattere nazionale o personale, hanno acceso gli animi più di altri, sia nel dibattito pubblico che sui social network. Discussioni in quest'ultimo caso sfociate anche in duri litigi, perfino insulti. Un malcostume 2.0 (se non proprio reati) da contrastare in primis con il buon senso, tuttavia anche testimonianza di quei 'nervi scoperti' che animano il sentire dei cittadini, e che possono essere (e lo saranno) terreno di coltura in vista delle prossime elezioni politiche e comunali.

Consapevoli di questo, ecco 10 fra i casi più discussi e 'polemici' del 2017.

1. Gender

In ordine di tempo le due ultime posizioni pubbliche espresse sono del mese di dicembre appena trascorso. C'è stata la presentazione dell'Osservatorio per le politiche della famiglia di Cascina, con il sindaco Ceccardi che ha spiegato che "ciò che vogliamo ribadire è che c'è differenza tra i sessi, che deve essere tutelata la parità tra i sessi ma non devono esserci equivoci. Il rispetto delle scelte altrui è fondamentale, ma altra cosa è propagandare una deriva omosessualista". E poi la lettera di alcune educatrici, che richiamano l'attenzione sull'importanza dei progetti di educazione alle differenze ed esprimono "profonda preoccupazione per il livello di acredine con cui sono state delegittimate e vilipese le associazioni e le operatrici, impegnate nei percorsi di educazione al rispetto ed alla parità, attivati in 38 classi degli Istituti Comprensivi della zona pisana". Il tema è dibattuto da tempo e riproposto nelle piazze nel 2017 dal movimento delle Sentinelle in Piedi. Ogni anno comunque viene issata sul Ponte di Mezzo la bandiera Rainbow, simbolo dell'orgoglio LGBTIQ.

2. Emergenza abitativa

Picchetti antisfratto e presidi, sospensioni delle esecuzioni e richiami dei sindacati all'attenzione sul problema, si sono susseguiti durante tutto il 2017. A marzo c'è stato un forte momento di frizione fra amministrazione comunale ed attivisti, con l'assessore Ylenia Zambito che arrivò a dire che "chi chiede un incontro insieme a Prendocasa ed ai comitati di Gagno e Sant'Ermete non sarà ricevuto". Un problema quello degli sfratti che, secondo l'Unione Inquilini, ad ottobre ha cominciato ad intaccare anche l'assistenza sociale, che avrebbe poche risorse per intervenire efficacemente. 

Sui singoli casi ha tenuto banco l'azione del Comitato Sant'Ermete per le case popolari, con costanti rimostranze presso le sedi istituzionali (l'ultima con la spazzatura negli uffici Apes), stesso tema che ha avuto rilevanza anche a Cascina, con gli episodi del tentato sfratto senza preavviso e la discussa applicazione dei nuovi criteri di assegnazione delle case.

3. People Mover

Le polemiche sulla navetta costata oltre 70 milioni di euro erano presenti ben da prima della sua inaugurazione, avvenuta il 18 marzo 2017 alla presenza del ministro Graziano Delrio e del governatore della Toscana Enrico Rossi. E' stato ed è ancora argomento di critica politica, per un'opera che da più parti delle opposizioni è definita inutile. Non è mancata nemmeno l'ironia sull'infrastruttura, chiamata in senso dispregiativo 'brucomela'. Ad animare le discussioni sono stati i risultati del traffico passeggeri: "Diciamo le cose come stanno: il People Mover è stato un fiasco e ora vorrebbero rimediare con un parcheggio per bus turistici" scriveva ad aprile 2017 l'Associazione Guide Turistiche Pisa e Provincia, contestando l'eventualità del cambio con il parcheggio in via Pietrasantina. Altro episodio sulla stessa lunghezza d'onda è stata la rimodulazione del sistema dei bus cittadini Lam, che ha comportato l'eliminazione della fermata dell'aeroporto

4. Aeroporto

Un volano economico come lo scalo 'Galilei' è destinato ad avere sempre un posto particolare nel dibattito cittadino. Il boom delle polemiche c'è stato nel 2015 con la nota fusione dei due scali di Pisa e Firenze, ma il 2017 è quello dove più si sono avvertiti gli scontri sul tema lavoro. Se da un lato Toscana Aeroporti fa registrare record sul traffico passeggeri, da mesi tiene banco la questione delle esternalizzazioni dei servizi. Si sono susseguiti scioperi e proteste dei lavoratori. Inevitabilmente l'argomento è arrivato sui tavoli della politica, con il sindaco Filippeschi che in ottobre ha detto che il piano "non è stato discusso né con il Comune né con la Provincia". Una scelta quindi indipendente di Toscana Aeroporti, poi non presente a dicembre durante il Consiglio Comunale dedicato all'aeroporto.  

5. Pista ciclabile su Ponte della Vittoria

Una diatriba sulla viabilità particolarmente feroce c'è stata a metà agosto, tanto da comportare il dietrofront dell'amministrazione nel giro di poco più di un mese. E' la sperimentazione della pista ciclabile su Ponte della Vittoria, accolta positivamente da Legambiente e Fiab, meno da molti automobilisti, che hanno denunciato a più riprese rallentamenti al traffico. La misura è stata rimossa a fine settembre, con il sindaco Filippeschi che ha ricordato che comunque da lì passerà la futura ciclopista dell'Arno. Al momento è allo studio degli uffici una passerella sospesa attaccata ai lati del ponte. 

6. Parcheggi a pagamento

Dal primo marzo scorso è divenuto operativo il nuovo sistema della sosta varato dall'amministrazione, con fra l'altro un sensibile aumento delle tariffe per i non residenti. La regolamentazione non è piaciuta in particolare a Confcommercio, che è arrivata a chiedere le dimissioni dell'assessore Giuseppe Forte. La polemica è montata fino alle previsioni estive sul litorale, dove a partire dal primo giugno la sosta a pagamento è scattata per tutti i giorni. Segnalati durante la stagione problemi legati alla chiarezza delle indicazioni. Alla fine è stato il consigliere comunale Maurizio Nerini a fare il conto di ricavi e sanzioni, parlando della "volontà dell'amministrazione di fare solo cassa, obiettivo nemmeno questo centrato".

7. Moschea

Dopo la prima proposta di referendum saltata per un problema nell'autenticazione delle firme, il Comitato 'Il popolo decide' ha promosso nuovamente nel 2017 una consultazione sulla costruzione a Pisa dell'edificio di culto. Si è trattato di una polemica 'sui generis', discussa in ambito pubblico ma giocata tutta sul campo giuridico, fra la necessaria valutazione del Comitato dei Garanti e le richieste di celerità del giudizio da parte dei proponenti. L'ultimo scambio di carteggi ha visto i Garanti sospendere il via libera al quesito per la vicinanza con le elezioni, con il Comitato che ha diffidato ancora il Comune a rispondere sostenendo ci sia stata una "posizione strumentale, c'è tempo per il referendum ma non la volontà di farlo".

8. Migranti

Sull'onda nazionale dell'emergenza accoglienza anche a Pisa il tema è stato particolarmente sentito. A febbraio ha fatto visita in città la Commissione Parlamentare d'Inchiesta presieduta dal deputato pisano Federico Gelli, con attenzionata in particolare la struttura de La Tinaia a Cascina, al centro di una polemica fra l'amministrazione leghista e la Prefettura di Pisa circa il numero di persone ospitabili nella struttura, con relativi problemi igienico-sanitari. A giugno ci fu anche una protesta dei migranti. A luglio l'ufficio del governo insisteva ancora per trovare alloggi d'emergenza per nuovi arrivi. Infine ha fatto discutere la proposta lanciata dalle associazioni del marchio 'Abusif' in risposta alla misura dei Daspo urbani possibili verso gli ambulanti.

9. Ronde

Il tema sicurezza, specie in zona stazione a Pisa, è stato fra i più centrali dell'anno. In questo contesto si è inserita a settembre l'iniziativa di Forza Nuova delle 'Passeggiate per la sicurezza', lanciata per una futura "vittoria contro invasori e politicanti traditori". La reazione del sindaco di Pisa è stata quella di pensare ad un esposto in Procura: "Promuovere ronde e squadracce di picchiatori è illegale, come praticare azioni di razzismo". 

10. Fascismo

Il caso delle ronde ha rilanciato negli ultimi mesi l'azione antifascista di enti ed associazioni. Filippeschi ha infatti insistito promettendo un "monitoraggio degli atteggiamenti fascisti", mentre l'Anpi di Pisa ha richiamato all'attenzione rispetto le tensioni sociali in atto, usate "strumentalizzando il disagio per raccogliere facili consensi. Dovremmo tutti preoccuparci. Occorre reagire, con l'impegno di tutte le forze democratiche". Prima delle ronde c'era stato a giugno lo striscione sempre di Forza Nuova contro Don Armando Zappolini, e prima ancora a maggio la proposta del consigliere comunale Giovanni Garzella di revocare la cittadinanza onoraria di Pisa a Benito Mussolini. Il sì del Consiglio Comunale c'è stato lo scorso 20 luglio. 


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