Cronaca

Lutto a Pisa: addio a Pellegrini e Mora

Mario Pellegrini è stato un attivo esponente delle Democrazia Cristiana, Giampaolo Mora invece aveva fatto parte del gruppo scout delle Aquile Randagie

Giampaolo Mora lo scorso 5 settembre a San Rossore

Un doppio lutto che ha colpito la città di Pisa. Sono infatti deceduti Mario Pellegrini, esponente di spicco della Dc, e Giampaolo Mora, 87 anni, originario di Parma, un ex scout che proprio lo scorso 5 settembre aveva partecipato a San Rossore alla cerimonia di intitolazione di un viale dedicato alle Aquile Randagie, il gruppo scout che sfidò la dittatura fascista e del quale Mora aveva fatto parte.

"Proviamo un grande dolore per la scomparsa di Mario Pellegrini - ha detto il sindaco Marco Filippeschi - dirigente della Democrazia Cristiana, animatore nella nostra provincia dell'impegno politico della parte più grande e vitale del mondo cattolico, di radice popolare, uomo di acuta intelligenza e capace amministratore. Pisa gli deve molto. Ha coltivato con notevole dedizione e straordinaria lucidità la memoria dell'impegno delle generazioni che nel dopoguerra hanno costruito la Repubblica e radicato la partecipazione democratica che ha distinto la qualità civica della nostra comunità. Perdiamo un uomo appassionato e generoso, stimato da tutti, che resterà d'esempio. Siamo vicini ai suoi familiari e a quanti hanno condiviso la sua vicenda".

Vivo anche il ricordo di Giampaolo Mora. "Ho ancora impresse le sue parole lucide e profonde dette lo scorso 5 settembre in San Rossore in occasione della intitolazione del viale Aquile Randagie - sottolinea Filippeschi - in quella occasione ci ha raccontato l’esperienza della clandestinità e della resistenza attiva alle leggi fasciste e all’occupazione nazista. Le Aquile Randagie seppero resistere allo scioglimento forzoso dello scautismo da parte del regime, dando continuità ad un movimento giovanile che anche adesso si distingue per impegno e serietà. La sua esperienza antifascista è stata esemplare e la sua costante testimonianza ha tenuto vivi i valori e i principi di democrazia, di partecipazione, di uguaglianza".


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