Cronaca

Misericordie della Toscana: nel Direttivo ci sono Novi e Leggerini

Elezioni degli organi sociali per l'associazione, confermato presidente Alberto Corsinovi. Eletti Maurizio Novi, presidente del coordinamento pisano, e Matteo Leggerini, Governatore della Misericordia di Pontedera

Immagine di archivio

L'Assemblea della Federazione Regionale delle Misericordie della Toscana, riunita ieri 15 ottobre a Campi Bisenzio, ha confermato come proprio presidente l'avvocato Alberto Corsinovi, 63 anni, che guida la Federazione fin dalla sua costituzione nel 2009. L'elezione è avvenuta per acclamazione, con tutti i partecipanti all'Assemblea in piedi ad applaudire la proposta di conferma, avanzata da alcuni governatori di Misericordie. La Federazione raccoglie tutte le 310 confraternite di Misericordia presenti in Toscana, con oltre 400 sedi operative, 300mila iscritti, 60mila dei quali impegnati attivamente, rappresentando così il più grande movimento di volontariato della regione.

L'Assemblea ha provveduto anche all'elezione dell'organo di garanzia dei probiviri, mentre sono stati i 12 Coordinamenti zonali (uno per ciascuna delle vecchie Asl) delle Misericordie a designare (due per ogni Coordinamento) i componenti del Direttivo regionale. Per il coordinamento pisano è stato eletto nel direttivo della Federazione Maurizio Novi, presidente del coordinamento pisano, e Matteo Leggerini, Governatore delle Misericordia di Pontedera. "Le Misericordie Pisane - dice Novi - si congratulano vivamente con il presidente Corsinovi per la rielezione dovuta evidentemente all'egregio lavoaro svolto fino ad oggi".

"L'impegno che le Misericordie della Toscana, mai così presenti a un'Assemblea di Federazione, mi chiedono di portare avanti - ha detto Corsinovi dopo la conferma - si svolgerà secondo i principi che hanno già caratterizzato il mio mandato precedente, ma che reputo sempre importanti ed attuali: carità, gratuità e legalità. Porteremo avanti il confronto aperto con le istituzioni, per evitare che la situazione economica che si sta abbattendo sulle nostre famiglie e sulle imprese non abbia esiti irreparabili anche nei confronti delle nostre Misericordie che da secoli rispondono ai bisogni della gente".


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