Cronaca

Gli studenti scendono in piazza contro il degrado dell'istruzione: "Non c'è più tempo"

Anche a Pisa, così come in molte altre città d'Italia, gli studenti hanno aderito alla manifestazione lanciata da Unione degli Studenti, Rete della Conoscenza e Link Coordinamento universitario: "Il sistema scolastico è provato da 10 anni di politiche di austerità"

Sopra il corteo degli studenti, nell'altra foto l'assemblea conclusiva in Piazza Garibaldi (foto Sinistra Per)

Inizia l'autunno caldo con le mobilitazioni che accomuneranno gran parte delle città d'Italia. A Pisa questa mattina gli studenti sono scesi in piazza per protestare contro il degrado e l'abbandono della scuola e dell'istruzione pubblica con lo slogan "Non c'è più tempo". Le associazione studentesche Unione degli Studenti, Rete della Conoscenza e Link Coordinamento universitario ricordano ragioni e obiettivi della protesta. "Da anni ormai sappiamo che il sistema scolastico Italiano è negli ultimi posti di ogni statistica OCSE, sempre più definanziato e provato da 10 anni di politiche di austerità - sottolinea Roberto Campanelli, Coordinatore Nazionale dell'Unione degli Studenti - non c'è più tempo da perdere con le politiche di austerità. Da parte dell'attuale governo non c'è stata nessuna reale inversione di tendenza. Mentre alla scuola pubblica e al welfare vengono destinate poche briciole si sceglie di continuare a sprecare risorse per le spese militari, le politiche di respingimento dell'immigrazione, la tutela di speculatori e dei grandi patrimoni". L'invito è invece a far fronte alle "vere emergenze sociali", con "il rifinanziamento totale dell'istruzione pubblica e del diritto allo studio, lottando per un cambio di rotta radicale rispetto all'attuale modello di sviluppo".

A Pisa gli studenti hanno sfilato per le vie del centro, sostando davanti ai palazzi di Comune, Provincia e Provveditorato e percorrendo poi i lungarni. La manifestazione si è conclusa con un'assemblea pubblica in Piazza Garibaldi.


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