Cronaca

Migranti a Pisa, no container: è il Cottolengo la struttura individuata per le emergenze

Trovata nell'immobile di Arena Metato la soluzione per i prossimi arrivi in provincia. Attacco dell'assesore Capuzzi alla Prefettura: "Manca la programmazione, è il momento di iniziare a sollecitare i grandi enti e i grandi proprietari immobiliari"

Potrebbe essere l'immobile di proprietà del Cottolengo in via San Jacopo ad Arena Metato ad ospitare parte dei profughi che nelle settimane prossime arriveranno in provincia di Pisa. Non ci sarà invece bisogno dei container montati nei giorni scorsi all'interno del Parco di San Rossore che, dopo le polemiche provocate, nella giornata di oggi verranno rimossi prima ancora di essere stati utilizzati.

A rivelarlo è l'assessore al Sociale, Sandra Capuzzi. "Nei giorni scorsi - spiega la Capuzzi - insieme alla Prefettura abbiamo provato a valutare l'ipotesi di utilizzare questa struttura come un appoggio temporaneo per i casi di emergenza. L'immobile può ospitare fino a 50 persone ma l'idea è quello di utilizzarlo per accogliere 15/20 persone alla volta laddove se ne presenti la necessità. Questo perchè il Comune di San Giuliano ha già accolto 53 migranti e non possiamo chiedergli di più".

La proposta di utilizzare l'immobile di Arena Metato era stata fatta a suo tempo da Giancarlo Mannini, consigliere comunale del M5S. Dopo una lettera aperta inviata a prefetto, arcivescovo, sindaco e Sds Mannini è risucito a mettere tutti attorno ad un tavolo. E' stato anche individuato il soggetto che si farà carico di seguire i richiedenti asilo. Sarà la Pubblica Assistenza di Pisa ad accogliere i migranti e a garantire vitto e alloggio.

Una soluzione che rimane comunque provvisoria. "Quello che manca - attacca l'assessore Capuzzi - è la programmazione. La responsabilità della gestione di questo fenomeno tocca alla Prefettura con la famosa 'cabina di regia' ed è quindi il momento che la Prefettura faccia la sua parte cominciando a sollecitare anche i grandi enti, come ad esempio l'Università che è proprietaria di molti immobili in città. La stessa cosa potrebbe fare tentando di coinvolgere i grandi proprietari immobiliari di Pisa, per chiedergli di mettere a disposizione le strutture per affrontare l'emergenza. Sono cose che toccano alla Prefettura e non al Comune".

Secondo l'assessore al Sociale andrebbe però ridiscusso anche il modello di accoglienza. "La provincia di Pisa - afferma la Capuzzi - in questi mesi ha accolto 370 migranti. Nonostante questo ci sono ancora alcuni comuni del territorio che non hanno accolto nessuno. La stessa cosa accade in altre zone della Toscana e in molte aree del nord Italia. E' chiaro che questo 'modello' non può essere sostenibile ancora a lungo. La linea adottata dalla regione Toscana mi sembra giusta: accogliere i migranti e ridiscutere però nel frattempo il modello di accoglienza. Ognuno deve fare la sua parte."


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