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Riscaldamenti accesi: le cose da sapere per evitare intossicazioni e gas killer

Con l'autunno la riaccensione degli impianti di riscaldamento può comportare intossicazioni da monossido di carbonio, una mini-guida per orientarsi

Tempo di autunno, tempo di riscaldamento. Che sia il caminetto della casa in campagna oppure la caldaia a condensazione in città, tra i primi di ottobre e novembre la gran parte degli impianti di riscaldamento tornano in funzione, dopo mesi di inattività.

Come tutti gli impianti, anche quello di riscaldamento ha bisogno di manutenzione, soprattutto dopo un lungo periodo di inattività. Il rischio infatti è che possano verificarsi guasti, non notati subito dagli utenti ma dalle conseguenze potenzialmente letali. E' il caso dell'intossicazione da monossido di carbonio, un gas che non lascia scampo se inalato a lungo.
Qui di seguito una breve guida di nozioni e accorgimenti per far funzionare correttamente caldaie, stufe e caminetti.

Il Monossido di carbonio: cos'è e come si forma

Il monossido di carbonio è un gas, inodore, incolore e invisibile. Si forma con la combustione di legna, carbone e kerosene e si accumula negli ambienti non aerati adeguatamente. La sua inalazione di fatto riduce la capacità del sangue di trasportare ossigeno, cosa che porta prima allo stordimento e poi alla morte, se i soccorsi non arrivano. Non è presente vicino ai fornelli classici di casa, ma può depositarsi vicino a caldaie, stufe a legna e caminetti.

I sintomi dell'intossicazione

I primi sintomi dell’intossicazione da monossido di carbonio sono simili a una intossicazione alimentare, come nausea, vomito, cefalea e compaiono per primi. Se l'esposizione continua si ha poi stordimento, senso di mancamento sino alla perdita di coscienza ed al coma nei casi più gravi. Poi subentra la morte.

Cosa fare per ridurre i rischi

Fondamenale per evitare problemi è la manutenzione e la periodica verifica di tutti gli apparecchi domestici a combustione di gas: caldaie, scaldabagni, stufe, cucine economiche, caminetti. Nei condomini è importante anche il controllo di canne fumarie e comignoli, che, durante le giornate particolarmente ventose, possono, se parzialmente ostruite, provocare un ritorno di gas tossici. Sempre sul comignolo, occorre verificare che l'ingresso sia protetto con una protezione, una rete anti intrusione: uccelli e altri animali potrebbero scambiare la canna della caldaia per un posto ideale per un nido. Tutti gli interventi di cui sopra, per essere efficaci e avere anche valenza legale, devono essere effettuati da personale specializzato.

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Prevenzione: i rilevatori di monossido

La tecnologia recentemente è venuta in aiuto della sicurezza, e in commercio esistono dei rilevatori di monossido di carbonio che al raggiungimento dei valori di soglia suona e segnala con un forte fischio la presenza di monossido di carbonio nell'ambiente in cui è installato. Questi apparecchi sono in commercio a poche decine di euro.

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