Cronaca

Cambio di appalto alla Revet, sciopero "di avvertimento" per tutelare i 38 lavoratori

Confronto in corso fra Filt-Cgil e Filctem-Cgil e la nuova affidataria del servizio di selezione del multimateriale

Foto da Facebook

Cambio di appalto e nuovo gestore e sindacati sono subito ai ferri corti, con un primo "sciopero di avvertimento" di 4 ore, con un presidio davanti ai cancelli dell'azienda. Si parla dell'impianto della Revet di Pontedera per il trattamento rifiuti. A seguito di una procedura competitiva, l'affidamento per la selezione del multimateriale passa alla Idealservice Soc. Coop., servizio attualmente affidato alla Desa Logistica srl. In vista del subentro della nuova società, che dovrebbe avvenire il 1° novembre, sono scesi in campo i sindacati Filt-Cgil e Filctem-Cgil per il percorso negoziale previsto nei cambi appalto a tutela dei 38 lavoratori impiegati.

"Come è normale ed ovvio in queste situazioni - scrivono i sindacati - assieme alle Rsa abbiamo chiesto la piena tutela occupazionale, normativa e salariale. Nel corso del confronto è emerso che Idelaservice Soc Coop. non è disponibile a garantire nei fatti la piena continuità normativa e salariale per i lavoratori". Ed ecco quindi la prima agitazione.

"Da parte sindacale - insistono Filt-Cgil e Filctem-Cgil - ribadiamo con fermezza che i cambi appalto non devono essere l'occasione per ridurre salari e diritti dei lavoratori a beneficio dei profitti delle aziende! Non siamo disponibili ad accettare pratiche spazzate via dalle lotte dei lavoratori in tutte le realtà sindacalizzate della logistica nel nostro territorio. A maggior ragione in una situazione dove sia la committente Revet sia la nuova società affidataria Idealservice si presentano, e non abbiamo ragione di dubitarne, come realtà solide economicamente ed in un contesto generale che vede i lavoratori in forte sofferenza per il carovita che sta falcidiando il loro potere d'acquisto. Oltretutto, in un settore con molti lavoratori immigrati che, come è noto, non avendo alle spalle una rete di protezione familiare e patrimoniale, sono molto più sensibili alla problematica salariale".

"Nel ribadire la disponibilità sindacale a riaprire il confronto - concludono - chiediamo alla committente Revet di intervenire attivamente anche perché, alla luce della situazione che si è venuta a determinare, appare evidente che nella procedura di gara non sia stata tenuta nel dovuto conto la tutela dei lavoratori ed occorre con urgenza porre rimedio. In assenza di riscontri positivi siamo determinati a proseguire con la mobilitazione per respingere l'attacco al salario e alle tutele dei lavoratori e per non creare un pericoloso precedente sul nostro territorio".


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